L’USD si ritira mentre i mercati guardano ai tassi dell’IPC statunitense

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L’USD si è ritirato contro un certo numero di sue controparti ieri mentre il presidente della Fed Powell nella sua testimonianza davanti al Comitato bancario del Senato degli Stati Uniti sembrava incerto per il ritmo dell’inasprimento della politica monetaria della banca. Il presidente della Fed ha dichiarato che l’economia statunitense è pronta per tassi più elevati e un tapering del programma di QE della banca.

Va notato che i commenti di Powell sono stati meno aggressivi dei suoi colleghi e la sua caratteristica è che lunedì il presidente della Fed di Atlanta Bostic aveva dichiarato che l’accelerazione dell’inflazione e la forte ripresa dell’economia statunitense richiedevano un rapido deflusso delle partecipazioni negli asset della Fed. Dobbiamo notare che i mercati azionari statunitensi sono sembrati sollevati dai commenti del presidente della Fed e hanno chiuso la loro giornata in verde, mentre oggi l’attenzione del mercato è stata la pubblicazione dei tassi CPI statunitensi per dicembre. Il tasso principale anno su anno dovrebbe accelerare e raggiungere il 7,0% su base annua rispetto al 6,8% su base annua di novembre.

Se il tasso dovesse accelerare come previsto, potremmo vedere l’USD ottenere un certo sostegno in quanto ciò implicherebbe che le pressioni inflazionistiche sono ancora forti nell’economia statunitense, aggiungendo maggiore pressione sulla Fed per inasprire la sua politica monetaria, con un ulteriore e più rapido assottigliamento del suo programma di QE e rialzi dei tassi. Evidenziamo inoltre che, a livello mensile, il tasso CPI principale dovrebbe rallentare, il che potrebbe implicare che, sebbene le pressioni inflazionistiche siano ancora forti nell’economia statunitense, sembrano perdere slancio, il che potrebbe anche alleviare qualsiasi possibile supporto per il biglietto verde.

I commercianti di petrolio oggi potrebbero essere più interessati alla pubblicazione del dato delle scorte di petrolio greggio VIA che dovrebbe mostrare un drawdown ristretto di -1,950 milioni di barili rispetto alla lettura della scorsa settimana di -2,144 milioni. Se la cifra effettiva dovesse soddisfare le sue previsioni e nonostante il restringimento del drawdown, ci aspetteremmo che il rilascio fornisca supporto ai prezzi del petrolio in quanto implicherebbe che le condizioni nel mercato petrolifero statunitense sono rimaste strette per la settima settimana consecutiva, dato che la domanda ha superato i livelli di offerta.

Va notato che i prezzi del WTI erano in aumento dato anche che l’API ieri ha annunciato un’ulteriore riduzione delle scorte di petrolio per gli Stati Uniti nella scorsa settimana, che è stata considerevolmente più ristretta rispetto al drawdown della scorsa settimana. È caratteristico che i prezzi del petrolio abbiano continuato a salire ieri e che il WTI abbia superato gli 80 dollari al barile durante la sessione asiatica di oggi e l’ottimismo del mercato sul fatto che la crescita economica stia per stimolare la domanda di petrolio sembra essere presente. Secondo quanto riferito, le aspettative del mercato sono state rafforzate anche dalle prospettive della domanda di petrolio di EIA che prevede che la domanda di petrolio degli Stati Uniti aumenterà di 840.000 barili al giorno nel 2022, rispetto allo scorso anno.

L’indice dell’USD è sceso ieri e durante la sessione asiatica di oggi, è sceso al di sotto della linea di supporto a 95,60 (R1), ora rivolta alla resistenza. Dato che l’indicatore RSI punta alla lettura di 30, ci aspettiamo che le tendenze ribassiste dell’indice persistano a livello tecnico. Se gli orsi dovessero effettivamente mantenere il controllo sull’indice, ci aspettiamo che miri se non violi la linea di supporto 94,95 (S1). Se i rialzisti dovessero prendere il sopravvento, potremmo vedere l’indice rompere la linea di resistenza a 95,60 (R1) e puntare al livello di 96,15 (R2).

Il prezzo del WTI era in rialzo ieri e durante la sessione asiatica di oggi ha testato la linea di resistenza a 81,20 (R1). Tendiamo a mantenere una prospettiva rialzista per il prezzo della materia prima fintanto che rimane al di sopra della linea di tendenza al rialzo iniziata dal 21san di dicembre. Se gli acquirenti dovessero continuare ad avere l’iniziativa sul prezzo del WTI, potremmo vederlo rompere la linea di resistenza 81.20 (R1) e puntare al livello 84.50 (R2). Se dovesse essere espresso un interesse di vendita, potremmo vedere l’inversione di rotta del prezzo della materia prima rompendo la linea di supporto 78,75 (S1) la linea di tendenza al rialzo premeditata e puntare a motivi più bassi.

Altri punti salienti per oggi e domani presto

Oltre ai comunicati citati, notiamo anche la produzione industriale dell’Eurozona per novembre, i tassi CPI di dicembre della Repubblica Ceca e i tassi del PIL di novembre della Norvegia.

Indice USD H4 Grafico

supporto a novantaquattro punti novantacinque e resistenza a novantacinque punti sei, direzione verso il basso

Supporto: 94.95 (S1), 94.40 (S2), 93.80 (S3)

Resistenza: 95,60 (R1), 96,15 (R2), 96,65 (R3)

Grafico WTI Cash H4

supporto a settantotto punti settantacinque e resistenza a ottantuno punto due, direzione verso l'alto

Supporto: 78.75 (S1), 76.30 (S2), 73.10 (S3)

Resistenza: 81,20 (R1), 84,50 (R2), 88,00 (R3)

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