La BoJ dovrebbe rimanere in attesa

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L’USD era in rialzo venerdì contro un certo numero di sue controparti, ma la posizione dominante del toro sembra aver perso vigore dato che il tasso di crescita delle vendite al dettaglio statunitensi di dicembre insieme ad altri dati statunitensi tendeva a deludere i trader in USD poiché le letture erano peggiori del previsto. D’altra parte, i mercati azionari statunitensi sembrano essere delusi dai risultati degli utili riportati per il 1° trimestre e nella prossima settimana ci aspettiamo che l’interesse per i mercati azionari si intensifichi dato che la stagione degli utili è in corso. Va anche detto che i mercati sembrano prepararsi a una Fed più aggressiva, mentre i rendimenti dell’USD sono stati di nuovo in rialzo venerdì, il che potrebbe aver fornito ulteriore supporto per l’USD. Lo JPY si è ritirato e gli operatori attendono la decisione sui tassi di interesse della BoJ all’inizio di domani, poiché la banca dovrebbe rimanere in attesa a -0,10 e gli economisti e gli analisti menzionano che la banca potrebbe adeguare la sua visione sui rischi di inflazione, per la prima volta dal 2014.

Tuttavia, nonostante alcune proiezioni sull’inflazione e sul PIL attese dalla BoJ, è piuttosto improbabile che la banca si allontani dalla sua solita posizione accomodante e dalla politica monetaria ultra-espansiva. I trader australiani potrebbero essere rimasti delusi dai tassi del PIL cinese per il Q4 2021, ma va notato che il tasso ha rallentato meno del previsto, mentre al contrario il tasso di crescita della produzione industriale cinese ha accelerato per dicembre, il che è stata una buona notizia per gli esportatori australiani di materie prime. Il Loonie si è ritirato contro l’USD venerdì e durante la sessione asiatica di oggi, nonostante i prezzi del petrolio fossero in aumento poiché le aspettative che l’offerta di petrolio rimanesse limitata sembravano essere in aumento.

L’USD/JPY era in rialzo venerdì e durante la sessione asiatica di oggi e sta attualmente prendendo a giro il livello di 114,45 (S1). Tendiamo a mantenere le aspettative che la coppia aumenti ulteriormente date le sue tendenze rialziste, ma dobbiamo notare che l’indicatore RSI al di sotto del nostro grafico a 4 ore è alla lettura di 50 che implica un mercato piuttosto indeciso, ma con una pendenza al rialzo. Se i rialzisti dovessero effettivamente avere il sopravvento, potremmo vedere la coppia prendere di mira la linea di resistenza a 115,45 (R1). Se gli orsi dovessero prendere il sopravvento, potremmo vedere la coppia rompere la linea di supporto a 114,45 (S1) e puntare al livello di supporto di 113,70 (S2).

L’AUD/USD è sceso ieri rompendo la linea di supporto a 0,7230 (R1) ora rivolta alla resistenza. Tendiamo a mantenere una prospettiva ribassista per la coppia dato anche che la lettura dell’RSI è compresa tra 50 e 30, il che implica che i ribassisti hanno il vantaggio Se l’interesse di vendita dovesse essere esteso, potremmo vedere la coppia rompere lo 0,7170 (S1) e prendere di mira il livello di 0,7100 (S2). Se invece gli acquirenti dovessero farsi carico della direzione della coppia, potremmo vedere AUD/USD rompere la linea 0,7230 (R1) e prendere di mira il livello 0,7295 (R2).

Per quanto riguarda il resto della settimana

Lunedì 17 gennaio otteniamo dal tasso del PIL cinese del Q4s e dalla produzione industriale di dicembre, dalle vendite al dettaglio e dai tassi di crescita degli investimenti urbani, mentre dal Giappone otteniamo il tasso di crescita degli ordini di macchinari per novembre. Martedì 18, oltre alla decisione sui tassi di interesse della BoJ, notiamo anche la pubblicazione dei dati sull’occupazione del Regno Unito, degli indicatori ZEW della Germania per gennaio e delle misure di inflazione CPI del Canada per dicembre. Mercoledì 19 otteniamo dalla Germania il tasso IPCA finale per dicembre e le metriche di inflazione del Regno Unito per lo stesso mese. Giovedì 20 gennaio riceviamo dal Giappone i dati commerciali, dall’Australia Dati sull’occupazione e dal tasso IPCA finale dell’Eurozona, tutti i dati di cui sopra sono per dicembre.

Otteniamo anche dagli Stati Uniti il dato settimanale iniziale delle richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice Philly Fed Business di gennaio, mentre sul fronte monetario notiamo la pubblicazione della decisione sui tassi di interesse della Norgesbank norvegese e della decisione sui tassi di interesse della Turchia CBT. Venerdì 21 gennaio riceviamo dal Giappone i tassi CPI per dicembre, le vendite al dettaglio del Regno Unito anche per dicembre, le vendite al dettaglio del Canada per novembre e il sentiment preliminare dei consumatori dell’Eurozona per gennaio.

Grafico AUD/USD H4

supporto a zero punto sette uno sette e resistenza a zero punto sette due tre, direzione verso il basso

Supporto: 0.7170 (S1), 0.7100 (S2), 0.7050 (S3)

Resistenza: 0,7230 (R1), 0,7295 (R2), 0,7365 (R3)

Grafico USD/JPY H4

sostegno a centoquattordici punti quarantacinque e resistenza a centoquindici punto quarantacinque, direzione verso l'alto

Supporto: 114.45 (S1), 113.70 (S2), 112.70 (S3)

Resistenza: 115,45 (R1), 116,30 (R2), 117,10 (R3)

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