La debolezza del dollaro USA sembra continuare nella settimana in corso, poiché sembrano continuare le aspettative di un allentamento delle pressioni inflazionistiche. L’attenzione del mercato potrebbe spostarsi lentamente verso il mercato del lavoro statunitense ei dati di gennaio. Oggi prendiamo atto della pubblicazione del rapporto ADP sull’occupazione dell’ultimo mese. Il dato sull’occupazione dovrebbe scendere e raggiungere 207k, rispetto agli 807k di dicembre. In questo caso potremmo assistere a un indebolimento del dollaro in quanto potrebbe predisporre negativamente il mercato alla pubblicazione del rapporto sull’occupazione del mese con il suo dato NFP venerdì. D’altra parte, i commercianti di petrolio potrebbero essere più interessati al rilascio della cifra EIA sulle scorte di petrolio greggio per la scorsa settimana. La cifra dovrebbe essere un ristretto, se confrontato con la lettura precedente dell’indicatore, accumulato di 1,525 milioni di barili per le scorte petrolifere statunitensi. Nonostante la riduzione della crescita, la previsione, se realizzata, indicherebbe ancora un rallentamento nel mercato petrolifero statunitense poiché i livelli di produzione hanno superato i livelli della domanda.
Si noti inoltre che la pubblicazione del rapporto mensile dell’OPEC di oggi potrebbe fornire una sessione interessante per il WTI. Per quanto riguarda i mercati azionari statunitensi, gli alcolici sembrano essere alti in quanto i principali indici erano in verde mostrando chiaramente un atteggiamento più rischioso da parte dei mercati e oggi si segnala la pubblicazione del rapporto sugli utili di Facebook. Meta Platforms Inc. includerà una nuova struttura di reporting specifica per il ramo del mondo virtuale dell’azienda e si prevede con grande interesse in quanto fornirebbe il primo assaggio del progetto Metaverse. Vorremmo anche notare la pubblicazione del rapporto sugli utili per Ali Baba (#BABA) ed EBay (#EBay), tra gli altri.
L’indice USD mantiene il suo movimento al ribasso ieri puntando alla linea di supporto 96,15 (S1). Per il momento intendiamo mantenere la nostra prospettiva ribassista per l’indice fintanto che rimarrà al di sotto della linea di tendenza al ribasso avviata dal 28 gennaio . Se i ribassisti dovessero effettivamente mantenere il controllo sulla direzione dell’indice, potremmo vederlo rompere la linea di supporto di 96,15 (S1) e puntare al livello di 95,60 (S2). D’altra parte, se gli acquirenti assumessero l’iniziativa, potremmo vedere l’inversione di rotta dell’indice rompere la linea di tendenza al ribasso menzionata e prendere di mira la linea di resistenza di 96,65 (R1).
Rafforzamento dell’euro, occhi sui tassi IAPC preliminari
La valuta comune sembra guadagnare contro il USD nella sessione asiatica odierna e la valuta comune sembra rimanere stabile contro GBP e JPY allo stesso tempo. La decelerazione dell’IPC preliminare francese (EU Normalized) per gennaio, come pubblicato ieri, è stata inferiore alle attese e potrebbe aver fornito un po’ di vento favorevole per la valuta comune. Oggi segnaliamo il rilascio del rispettivo tasso IACP dell’Eurozona per gennaio e si prevede che il tasso rallenterà al 4,4% a/a, rispetto al 5,0% a/a di dicembre.
Se il tasso di rallentamento come previsto, potremmo assistere all’indebolimento dell’EUR in quanto implicherebbe un allentamento delle pressioni inflazionistiche per l’area e quindi una minore pressione sulla BCE affinché agisca verso l’inasprimento della sua politica monetaria mentre l’attenzione si rivolge lentamente alla decisione della BCE sui tassi di interesse domani . Sul fronte fondamentale si nota che il percorso della pandemia gioca ancora un ruolo di primo piano, eppure le tensioni in Ucraina stanno facendo la parte del leone, dato che un’eventuale escalation potrebbe pesare sui fondamentali dell’EUR in quanto potrebbero rallentare la ripresa dell’area se non causare un grande disturbo.
L’EUR/USD ha mantenuto il suo movimento al rialzo ieri e, nonostante una correzione al ribasso, continua a puntare alla linea di resistenza di 1,1300 (R1). Finché l’azione dei prezzi della coppia rimane al di sopra della linea di tendenza al rialzo intrapresa dal 31 gennaio, manteniamo la nostra prospettiva rialzista. Se i rialzisti dovessero effettivamente mantenere il controllo sulla coppia, potremmo vederla rompere la linea di resistenza di 1,1300 (R1) e puntare al livello di 1,1370 (R2). Se d’altra parte i ribassisti prendessero il sopravvento, potremmo vedere la coppia invertire la rotta rompere la linea di tendenza al rialzo menzionata, la linea di supporto di 1,1235 (S1) e prendere di mira il livello di supporto di 1,1180 (S2).
Altri momenti salienti di oggi
Per quanto riguarda altri comunicati, vorremmo notare durante la sessione asiatica di domani il tasso di crescita delle approvazioni edilizie dell’Australia per gennaio ei dati commerciali per dicembre, nonché la cifra del PMI sui servizi giapponese di gennaio. Sul fronte monetario nella tarda sessione americana, il governatore della Bank of Canada Tiff Macklem, dovrebbe parlare e potrebbe creare una certa volatilità per il Loonie.
Grafico H4 EUR/USD
Supporto: 1.1235 (S1), 1.1180 (S2), 1.1120 (S3)
Resistenza: 1.1300 (R1), 1.1370 (R2), 1.1435 (R3)
Grafico H4 dell’indice USD
Supporto: 96,15 (S1), 95,60 (S2), 94,95 (S3)
Resistenza: 96.65 (R1), 97.30 (R2), 97.80 (R3)